Newsletter Cantico
Carissimi amici di Cantico,
ci uniamo in urgente
preghiera per i nostri fratelli in Ucraina.
Siate Luce e
Amore ovunque siete e andate.
Team Cantico
-------------------------------------
Perché tante ‘storie' non diventano ‘storia'?
Perché
l'amore non mantiene le sue promesse di felicità?
Che cosa fa si che spesso esso svanisca nel nulla?
La precarietà odierna dei legami si basa sulla pretesa
che il desiderio sia l'unico, o anche solo il principale, sostegno del
legame per poter resistere. Ma per durare, occorre un altro ingrediente, che
deriva da un'altra sorgente. Il desiderio
è il movimento verso l'altro. Più che il bisogno, il desiderio esprime un anelito
verso una pienezza di vita. Emmanuel Lèvinas distingue il desiderio dal
bisogno.[1]
Il desiderio è veramente desiderio solo quando non nasce da una mancanza,
quando esprime meno una carenza che la tensione verso una più grande pienezza
della vita, quando mira non alla soddisfazione me all'incontro.
L'essere
umano tende verso una pienezza "sempre ricercata e mai esaurientemente
raggiunta."[2]
Questa profonda mancanza ci avvia alla ricerca del compimento, spesso cercato
in "beni apparenti", e spinge la persona a "un vagare inquieto tra oggetti terreni,
senza poter trovare in essi né adeguata soddisfazione, né un segno sicuro che
la speranza insita nel cuore si adempirà."[3] Si pensa che questa
felicità risieda sempre altrove: con un'altra donna, un altro uomo, una donna
più giovane, più bella, "con un altro/a, sarò più felice, più realizzato/a!" La
felicità viene ricercata in tantissimi modi, tramite la sessualità, il potere, i
beni materiali, ecc., che servono da narcotico che placa il dolore
esistenziale.[4] Ciò che è desiderato è offuscato "i
nostri desideri spesso ci nascondono i nostri veri desideri."[5] L'uomo scopre che i suoi
desideri sono "l'espressione sempre parziale e inesorabilmente insoddisfatta,
di un desiderio più fondamentale, il cui oggetto ci sfugge."[6] Un desiderio di qualcosa
alla quale non si sa dare un nome.
La
parola desiderio, desiderium, è ricollegata
dagli scrittori latini al termine siderea,
cioè, alle stelle.[7]
Si desiderano le cose in quanto sono una traccia dell'infinito, ossia delle
"stelle".[8] In ogni essere umano è
presente il desiderio di realizzare un amore perfetto in cui potersi
abbandonare totalmente. All'origine di questo desiderio vi è, nell'inconscio,
il desiderio di Dio. È una "sete dell'anima (..) ognuno che vuole
procurarsi qualcosa è nell'ardore del desiderio: lo stesso desiderio è la sete
dell'anima. E notate quanti desideri si agitano nei cuori degli uomini[9]"
Pensiamo all'entusiasmo affettivo straordinario degli innamorati,
che sentono e intravvedono la possibilità di potersi abbandonare nel completo eterno
abbraccio.[10]
Questa sensazione meravigliosa nasce da un'esigenza che è prettamente
spirituale. In ogni essere umano è presente la tendenza verso l'assoluto, il
bisogno di un bene infinito, assoluto, totale: questo bisogno è in realtà un
bisogno di Dio perché nessun bene materiale, nessun amore umano può essere
infinito, assoluto, totale.
L'amore
desta nel cuore una promessa, "una promessa di compimento." Cristo ci rivela il
fine che ci attrae e al quale l'anima anela. Essendo creati a imago Dei, immagine di Dio (Gen 1,27), siamo creati per
l'amore. Il desiderio delle stelle, dell'Altro (divino), si concretizza
tramite l'altro, lo sposo/la sposa con atti tangibili. Dunque, "Il desiderio ci
è rivelato come una prima vocazione alla comunione, poiché è sempre l'amore che
lo precede e lo suscita nel dinamismo dell'agire. (..) Ed è proprio nella
modalità di un'amicizia, che si attua la misteriosa sinergia di Dio e dell'uomo
nell'agire."[11]
Dunque è "nell'azione che occorre trasportare il centro (..), perché là si trova
anche il centro della vita."[12] Chi l'uomo sarà per la
donna, e la donna per l'uomo, determinerà se il loro sarà un camminare verso la
terra promessa o se periranno nel deserto.
Quando la persona amata è accolta "dentro" ("è bello
per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne", Mt 17,4 CEI 2008), il tempo "perde i suoi rigidi connotati
cronometrici per assumere valenza solo in funzione della presenza."[13] Sentendosi amati, si ha
la sensazione di "essere stati sempre insieme". Chi ama è oltre il tempo, è fuori
del tempo; vive già d'eternità."[14]
Tratto dal libro Single Vita Sospesa, come vivere
pienamente il tempo dell'attesa.
Ivana Quadrelli
💙💙💙💙💙💙💙💙💙💙💙💙💙💙💙💙
Nuovi abbonamenti Cantico
Cantico dei Cantici ha ridotto gli abbonamenti per facilitare l'accesso in questi tempi difficili per tutti.
[1] E. LèVINAS, Totalità e infinito. Saggio sull'esteriorità,
Jaca Books, Milano 1977, 31.
[2] L. MELINA, "Amore,
Desiderio, e Azione", in L. MELINA, J.
NORIEGA, ed., Domanda sul bene,
domanda su Dio, PUL Mursia 1999, 92.
[3] Ibidem, 93.
[4] T.MERTON, Ascent to Truth,
Harcourt, Brace, New York 1951.
[5] M. BLONDEL, L'Action, (1893) Essai d'une critique de la vie et d'une
science de la pratique, Preses Universitaires de France, Paris 1973, XXIII.In L. MELINA, J.
NORIEGA, op. cit., 92
[6] "linguaggio sacrale degli oracoli di augurio, in cui si ricercava
ansiosamente nelle stelle un segno, che garantisse il compimento di ciò che il
cuore spera." L. MELINA, op. cit., 93.
[7] Ibidem,.
[8] Ibidem
[9] SANT'AGOSTINO, Enarrationes in psalmos, 62, 5. in L. MELINA, J. NORIEGA, op. cit., 92.
[10] S. GRYGIEL, op.cit., 125.
[11] L. MELINA, op. cit., 107.
[12] M. BLONDEL, op. cit.
[13] Ibidem,
[14] Ibidem,.