Non sposati: ricerca, attesa o fatalità della vita. Rassegnarsi o trovare una via di realizzazione?
INCONTRI DI FORMAZIONE PER UOMINI E DONNE SINGOLI
Mons Bonetti
Tema del 2° incontro
Non sposati: ricerca, attesa o fatalità della vita.
Rassegnarsi o trovare una via di realizzazione?
Il corso si configura, come già detto, in un percorso di crescita spirituale.
La situazione dei singles può essere rappresentata da una figura: l'orologio a pendolo.
Passa il tempo tra:
mi sposo non mi sposo
spero è meglio rassegnarsi
se fosse questo/a guarda quanti si dividono
sono giovane ma ormai è troppo tardi
vorrei ma non si trova
Il rischio è una continua oscillazione.
Ma ancor peggiore è il rischio di non percepire chi sono io, di non percepire il "vero io"
della mia identità.
Ritrovo me stesso solo se trovo un partner? Sarebbe un errore trovare me stesso/a solo
dopo aver trovato qualcuno/a. Vorrebbe dire essere persona in attesa e quindi non aver
nulla da dire e da dare prima del ritrovamento di un partner.
Sono una persona in attesa di identità?
Andiamo più a fondo: quale spazio occupa Dio dentro la mia vicenda storica? Forse mi
lamento con lui? Lo considero distratto e non attento alla mia vita? Mi considero non
cercato da Lui?
Non cadiamo nell'errore di pensare questo.
Da sempre Dio ci ha voluti e cercati.
Nel Vangelo di Luca abbiamo l'episodio di Zaccheo (Luca 19,1-10): Entrato in Gerico,
attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco,
cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era
piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché
doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse:
«Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo
accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un
peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei
beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose:
«Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio
dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Il cercatore è cercato da Dio: io stesso sono cercato.
Dio però non invade la mia libertà e non si impone: a Zaccheo ha potuto dire di
scendere perché Zaccheo desiderava l'incontro.
Se non ci si apre alla ricerca e all'incontro si rimane quindi delusi.
E' Lui che mi cerca, che ci chiama alle nozze. A me spetta decidere se accoglierLo.
2/2 Sintesi argomenti trattati nel 2° incontro del 25.11.2007
Leggiamo il profeta Geremia (1,4-5) Mi fu rivolta la parola del Signore: «Prima di formarti
nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato...
Anche San Paolo ci testimonia questo (Efesini 1,3-4) Benedetto sia Dio, Padre del
Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in
Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo…
Dio è fuori dal tempo. Per lui non esiste il futuro perché il nostro futuro è già davanti a
lui.
Leggiamo ancora in Isaia (54,10): Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero,
non si allontanerebbe da te il mio affetto…
Prima di una via di realizzazione, c'è da trovare una via di identità!
Conoscere la mia origine ed il mio destino mi rende anche interiormente libero dalla
pressione del dilemma del "troverò o non troverò" perché ho trovato Lui, il Signore.
Sapendo che le nozze con Lui comunque si realizzano.
La vita ha un significato che viene prima e va oltre l'elemento "mi sposo/non mi sposo".
La mia vita che senso ha? Qual è il senso della mia vita?
Dare risposta a queste domande è un'occasione da non perdere per capire il senso
della vita di ciascuno.
Qual è la via della realizzazione?
Spendere tutte le energie per trovare il partner? O cercare il senso della vita oggi, il
senso dentro al quale la vita (sia dei non sposati che dei sposati) ha un senso?
Ritrovare il rapporto con Dio significa ritrovare l'identità di sé, essere più liberi e sereni.