Amore
Tratto dalla: ‘Bottega dell'Orefice' di Karol Wojtyla.
‘Non esiste nulla che più dell'amore occupi sulla superfice della vita umana più spazio, e non esiste nulla che più dell'amore sia sconosciuto e misterioso. Divergenza tra quello che si trova in superfice e quello che è il mistero dell'amore – ecco la fonte del dramma.
Questo è uno dei forti drammi dell'esistenza umana. La superfice dell'amore ha una sua corrente, corrente rapida, sfavillante, facile al mutamento. Caledoscopio di onde e di situazioni così piene di fascino.
Questa corrente diventa spesso tanto vorticosa da travolgere la gente, donne e uomini. Convinti di aver toccato il settimo cielo dell'amore – non lo hanno nemmeno sfiorato.
Sono felici un istante, quando credono di aver raggiunto i confini dell'esistenza, e di aver strappato tutti i veli, senza residui. Sì, infatti: sull'altra sponda non è rimasto niente, dopo il rapimento non riamne nulla, non c'è più nulla.
Non può, non può finire così! Ascoltate, non può,
L'uomo e un conituum, una integrità e continuità – dunque non può rimanere un niente. (..)
L'amore non è un avventura. Prende sapore da un uomo intero. Ha il suo peso specifico. È il peso di tutto il suo destino.
Non può durare un solo momneto. L'eternità dell'uomo passa attraverso l'amore. Ecco perhè si ritorva nella dimensione di Dio- solo lui è l'Eternità. (..)
Perchè amare vuol dire donare la vita attraverso la morte,
amare vuol dire sprigionare dalle profonfità dell'anima l'acqua della sorgente, l'anima che brucia, arde senza fiamma, ma non riesce a ridursi in cenere."
Karol Wojtyla, ‘ The Jeweller's Shop' speech made by Adam.